No, no, tranquilli, non ho intenzione di riaprire il diario, anche se in questi giorni sono di nuovo disoccupata. Ho cominciato esattamente dal 1 dicembre, magari quando mi viene un po’ di voglia vi racconto pure cos’è successo negli ultimi mesi.
Però, ecco, volevo dirvi che sono molto meno incazzata dello scorso anno. Lo scorso anno non sapevo se grattarmi l’orologio o caricarmi il culo, poi sono arrivati i miei simpatici stalker eliminati dalla mia vista. Oddio. La Matta è venuta pure a cercarmi altrove, ma è stata cassata come meritava. In malo modo.
Invece volevo dirvi che il corvo sta bene, gli ho aperto una pagina. Sta bene anche il mio corso per il patentino di guida turistica, è finito e ho imparato un sacco di cose su Roma che prima non sapevo. Ho anche imparato che i tempi della Provincia sono più o meno biblici. Adesso mi sono iscritta, o almeno, ho pagato l’iscrizione per l’abilitazione come accompagnatrice turistica, che magari non è la stessa cosa ma è già un inizio. Poi la geografia, la legislazione turistica e l’inglese mi serviranno anche per il patentino di guida, se e quando uscirà il bando.
Ho fatto tre colloqui in due settimane. Il primo non è andato ma la stessa agenzia ha passato il mio nominativo a un’altra filiale perché facevano una ricerca per una posizione in linea con il mio curriculum, e per gli ultimi due colloqui mi faranno sapere a gennaio. Quindi mi posso fare pure le vacanze a Milano. Non è bellissimo’
Poi, non lo sapevate perché non ve l’ho detto, ma per la vertenza abbiamo conciliato, e quindi ho un po’ di soldi via.
E infine, il mio romanzo è stato finalmente editato. Adesso comincerà la parte complicata, trovare un editore. Non a pagamento, si intende, perché trovarne uno a pagamento è la cosa più facile. Quasi quasi ti cercano loro. Stupisce che ancora non vadano a bussare alle porte degli aspiranti scrittori che si scrivono scrittore/trice nel profilo facebook. Avanti di questo passo probabilmente ci arriveremo.
Però a me di questi pseudo editori interessa poco, se non quel tanto che basta per mettere in guardia chi si aggira tra i meandri dell’editoria.
E quindi la faccenda è più complicata.
Questo è quanto. Non mi lamento. Vado a mostre, faccio cose, vedo gente…
Insomma, disoccupata e non proprio felice ma tranquilla.
Che posso volere di più dalla vita?
(un lavoro… Ma ci stiamo lavorando)
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