Giorno 102

Niente lavoro come al solito, non sono latitante per questo.

A dire il vero, mea culpa, ieri sera mi sono dimenticata di scrivere il post. Ero presa da Santoro e Berlusconi. Non vi tedio perché mi sa che li avete fuori dagli occhi, ma tra una cosa e l’altra è finito dopo mezzanotte e mi sono detta che scrivere il post del giorno 101 quando ormai eravamo al giorno 102 era un po’ una cazzata.

Comunque ieri sono arrivata quasi alla fine della terza sciarpa. Pensavo di averla finita, a dire il vero, ma manca qualche centimetro e lo aggiungerò domani o dopo. Non oggi, perché pare che la nostra insegnante del corso di guida turistica abbia deciso di anticipare a domani la visita guidata al Museo Etrusco di Villa Giulia. E io stavo ancora cercando il materiale su cui preparare la mia ricerca sulla lingua etrusca…

Mi dovrò arrangiare con quello che ho a disposizione. Poco, per la verità. Però qualcosa c’è. Qualcosa su cui lavorare, intendo. Devo solo ricordarmi i nomi dei reperti. Non lo so nemmeno io, poi, perché ho scelto proprio la lingua, che è un argomento di cui si sa pochissimo a prescindere dalle mie scalcagnate ricerche di materiale.

Però era una roba che solleticava la mia anima di storica mancata. Mi sembrava interessante.

Così adesso farò tutto in fretta, senza nemmeno riuscire a ragionare bene su quello che sto studiando. Che poi, io, degli Etruschi, mica mi ricordo di aver mai studiato granché, quando andavo a scuola. Né alle elementari né alle medie.

Sì, insomma, sapevi che c’erano gli Etruschi, in giro, da qualche parte (a Milano, ai miei tempi, nemmeno erano contemplati, e invece pare che sti Etruschi, tra Milano e Piacenza, ci fossero addirittura arrivati. Se ne  imparano, di cose nuove, nella vita), ma per capire che avevano fatto qualcosa di significativo ho dovuto aspettare le lezioni di storia dell’arte, con l’arco a tutto sesto. E  insomma, sto facendo una serie di scoperte.

Immagino che a voi non interessi granché, ma se non parlo di quello che sto imparando non mi resta molto da dire.

Magari qualche soddisfazione per l’ego, ché un’amica scrittrice ha finito di leggersi il mio romanzo (le rondini) e mi bacchetta perché devo sistemarlo e trovare un editore. Io mica lo so, se voglio farlo. Ci penso, poi penso pure che il mio primo romanzo ormai ha un futuro alle spalle, e che vorrei concentrarmi su quello nuovo, che ha tutta una strada in via di costruzione.

Son cose complicate. Necessitano di riflessioni serie e ponderate. Mica si passa dal non volere pubblicare una cosa perché non ti interessa publicarla al decidere di pubblicarla perché ti dicono che lasciarla lì è uno spreco. Io poi sono una professionista dello spreco, dovrebbero prendermi a calci in culo per quanto sono pigra.

Vabbé, almeno per riflettere su questa cosa ho tempo. Quindi me lo prendo tutto quanto.

Noi ci vediamo la prossima settimana. Se passate a Villa Giulia domani salutatemi.

Sennò state bene. Insomma, state bene comunque.

(mi accorgo adesso che in 102 giorni non avevo mai messo nessun post con un tag che somigli a soddisfazioni. Ammazza, che vita triste…)

2 pensieri su “Giorno 102

  1. non ci sono mai stato! se trovo un fine settimana con Roberta libera e non stanca e la convinco ti posso rapire e sfruttare come guida? per sdebitarmi ti parlerò del suo ninfeo; di villa Giulia, non di Roberta

Lascia un commento